martedì 17 febbraio 2009

Esperienze dei morenti.

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Gli studiosi di esperienze in punto di morte precisano che nessuno tra coloro che è passato attraverso sensazioni del genere ha mai descritto il proprio soggiorno nell'aldilà in maniera perfettamente uguale a un altro. Eppure i resoconti che ne sono stati dati presentano notevoli somiglianze sotto numerosi aspetti, indipendentemente dall'età, dal sesso, dallo status sociale o dalla fede religiosa del protagonista, e dalla causa della "morte". Nel complesso, la caratteristica più notevole è che viene contraddetta l'opinione comune che la morte sia spaventosa, terribile e definitiva. Chi è stato sull'orlo del precipizio afferma, al contrario, che non è altro che un piacevole e pacifico passaggio in un regno la cui magnificenza va al di là di ogni possibile descrizione. Ciò che esiste nell'altro mondo ha solo una vaga analogia con quanto esiste nel nostro. Morire è prendere coscienza di colori, di forme e suoni al di là delle normali facoltà di percezione, al punto che le parole comuni sono semplicemente inadeguate a descrivere tutte queste sensazioni.
Alcuni ricercatori sostengono che l'esperienza in punto di morte consenta a chi
la vive di dare un'allettante occhiata al trascendente che ci aspetta dopo la morte.
Altri ritengono che si tratti semplicemente di un esempio della potenza della mente umana, in grado di architettare una splendida via di uscita dall'unica realtà che conosciamo. Di qualunque cosa si tratti, le esperienze analizzate sono incredibilmente coerenti.
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Quali sono le tappe di una tipica esperienza in prossimità della morte?
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a- Trauma. (incidente, arresto cardiaco, ecc..)
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b- Sensazione di pace.
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c- Fuori dal corpo.
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d- Nel tunnel.
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e- Avvicinarsi alla luce.
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f- L'essere di luce.
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g- La barriera.
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h. Un altro paese.
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I- L'incontro con i parenti.
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l- Anamnesi.
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m- Il momento della decisione.
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n- Il ritorno.
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o- Le conseguenze psicologiche dell'individuo.

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A causa di un incidente stradale, una persona è in punto di morte o forse è effettivamente morta. Anche in queste condizioni è cosciente della sua situazione e conserva le facoltà percettive, eppure si sente staccata dal proprio corpo fisico,
spettatrice della propria morte. E' serena e tranquilla, non prova dolore, ne paura. Prende coscienza di uno spazio buio, un tunnel, attraverso il quale viene
risucchiata; la sensazione è assolutamente piacevole e rassicurante. Alla fine del tunnel appaiono amici e parenti morti in precedenza. Il morente capisce che si trovano lì per aiutarlo nel passaggio dalla vita alla morte. Quindi scorge una luce, dapprima fiocca, poi sempre più chiara, brillante e irresistibile. All'interno della luce avverte un essere, che forse è la luce stessa, che emana un amore infinito che tutto avvolge e del quale si sente protetto e rassicurato. Il morente si rende conto che l'essere di luce vuole fargli rivedere la sua vita, senza che ciò comporti giudizi
o condanne. Mentre scorrono immagini che rappresentano la somma e l'essenza delle sue esperienze e dei suoi pensieri in vita, egli si sente pervaso da sentimenti
di amore e accettazione. Il processo è al tempo stesso istantaneo e senza tempo, e
comporta una scelta: la persona può morire o fare ritorno per ultimare qualche aspetto ancora incompiuto della propria vita. Dopo aver ripercorso il viaggio attraverso il tunnel, la persona vittima dell'incidente si ritrova dentro il suo corpo fisico. Si rende conto che stanno cercando di rianimarla. Non è morta, ma la sua vita è mutata in modo sostanziale. Da questo momento in poi non avrà paura della morte come in passato. Al tempo stesso apprezzerà maggiormente
la vita e probabilmente svilupperà una serie di valori spirituali a cui conformerà tutta la sua vita futura.

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Una foto dell'anima che lascia il corpo?



Queste immagini sono state diramate dal Dr Kostantin Korotkov che, ha dichiarato lo scienziato russo, mostrano il momento in cui l'anima abbandona il corpo alla morte di un individuo. Si tratta di una foto in tecnica Kirlian, che Korotkov, direttore del Research Institute of Physical Culture di San Pietroburgo, riconosciuta autorità internazionale nelle foto con tecnica Kirlian, da lui perfezionata con tecnica GDV (gas-discharge visualization) ha applicato su una persona in punto di morte. L'alone azzurro nell'immagine a sinistra è il momento in cui, secondo lo scienziato, l'anima sta abbandonando il corpo che, una volta spirato il soggetto, diviene rosso. La tecnica GDV sviluppata da Korotkov permetterebbe di monitorare il progresso di trattamenti medici. Lo scienziato ha affermato che le immagini da lui ottenute dimostrerebbero che l'anima ritorna più volte nel corpo, specie nelle ore notturne e lo scienziato ascrive il fenomeno a energia non utilizzata che è contenuta nell'anima che oramai ha abbandonato il corpo ma si troverebbe in uno stato confusionale a causa del cambiamento di condizione.

di Adriano Forgione.

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