Visita questi siti ed informati su tutto quello che c'è da sapere, poichè la questione è molto seria !!! Ci domandiamo se esista una correlazione tra le scie chimiche ed i vaccini prodotti ufficialmente per immunizzare la popolazione dall'influenza A H1N1, il cui virus è stato creato in laboratori militari statunitensi. Ora, si potrebbe pensare che il vaccino, contenente numerosi veleni, annoveri tra i suoi ingredienti pure un marcatore genetico, una sequenza di D.N.A. usata per analisi comparative negli studi di genetica della popolazione.
I marcatori genetici sono formati da una sequenza S.T.S. (Sequence tagged site), una breve serie nucleotidica distribuita nel genoma. La conoscenza della loro successione permette di sfruttarli a scopi diagnostici e di ricerca, ma consente pure di preparare sonde specifiche. Le sonde sono frammenti di acidi nucleici resi visibili grazie ad una marcatura radioattiva, fluorescente o enzimatica. Il frammento è impiegato nelle tecniche di ibridazione molecolare, ossia per la formazione di una molecola di acido nucleico a doppio filamento, a partire da due molecole complementari di D.N.A. o R.N.A. a singolo filamento, mediante legami ad idrogeno tra i nucleotidi appaiati.
In parole più semplici, i marcatori genetici servono ad individuare gruppi specifici all'interno della popolazione umana. Senza dubbio la vaccinazione di massa è un espediente escogitato dal governo occulto mondiale per falcidiare intere generazioni, il cui sistema immunitario è stato già fiaccato con decenni di scie chimiche, di alimentazione industriale, di radiazioni nucleari, di farmaci, di fluoro nei dentifrici etc.
Tuttavia non si può escludere che la vaccinazione sia finalizzata a scopi riconducibili all'ingegneria genetica. Gli avvelenatori intendono forse individuare precisi gruppi, per poi indurre o catalizzare mutazioni genetiche sfavorevoli che, come è noto, sono dovute ad agenti fisici o chimici. Si potrebbe ipotizzare pure un collegamento tra quel 15 per cento circa di umanità che non sarebbe, stando ad alcuni ricercatori, facilmente manipolabile, ed i soggetti con RH negativo, la cui percentuale è appunto del 15 per cento. Sono costoro il bersaglio dei markers? [1]
E' anche congetturabile che una frequenza elettromagnetica ad hoc sia in grado di innescare la mutazione o qualche fenomeno simile, come dimostrato dall’ex militare francese Marc Filterman, nel suo libro, Les armes de l’ombre. Filterman annota: "Immaginiamo che un genetista scopra che un marcatore si trasforma in una tossina, non appena è esposto ad una particolare emissione elettromagnetica. Il paese che è all'origine di questa invenzione decide di integrare in gran segreto questo marcatore all'interno di alcune materie prime, come la farina ed il latte. Poi queste materie vengono esportate all'estero. Il paese esportatore dovrà solo in seguito attivare il marcatore per trasformare il cibo in veleno. Occorre quindi esporlo ad un campo elettromagnetico. Ciò non è difficile, se i chimici sono riusciti a realizzare un marcatore idoneo. I modi di attivazione per trasformarlo in tossina sono molteplici. Si possono usare antenne radio della potenza di un megawatt che possono, al momento necessario, emettere una modulazione specifica di bassa frequenza innescante il processo di trasformazione del marcatore. Si può impiegare un aereo radar o un A.W.A.C.S. in grado di generare un'onda di attivazione in un'area dal raggio da 200 a 500 km. In questo modo si può contaminare solo il settore sorvolato".
Non si tratterebbe quindi "solo" di sfoltire la popolazione mondiale per mezzo dei vaccini, ma anche di isolarne determinati settori per trasformarne i componenti in "individui geneticamente modificati", deboli e proni alla volontà dei potenti.
Naturalmente sono supposizioni suffragate solo da qualche piccolo e frammentario indizio. Mancano le prove e soltanto gli eventi futuri confermeranno o smentiranno queste ipotesi. Certo, gli aspetti biologici e genetici della questione “chemtrails” non sembrano essere meno importanti dei fattori chimici ed elettromagnetici.
[1] La giornalista Amy Worthington ricorda che le scie includono componenti biologiche: da alcuni studi emerge che sono diffusi anche marcatori biologici.
L'articolo che proponiamo, intitolato Modificazione climatica, scie chimiche e geo-ingegneria: che cosa sta avvenendo nei nostri cieli?, è stato tradotto dall'amico Mike di Dirty Sky Sardinia. Nel testo di Christopher Croce, tratto da Examiner.com, sono dipanate le principali tappe dell'operazione "scie chimiche". In questo modo sono evidenziate le sfaccettature salienti dell'atroce problema.
Accade in tutto il mondo senza alcuna approvazione pubblica. In Germania, Italia, Regno Unito, Cina, Stati Uniti d'America, ovunque, aerei rilasciano scie minacciose nel cielo. Queste scie di aerosol contengono particelle che permangono per ore, venendo disperse dal vento per poi ricadere al suolo.
A partire dalla Seconda guerra mondiale, come modo per manipolare i sistemi radar, i militari avrebbero diffuso nubi di particelle in cielo contenenti alluminio, fibre di vetro metallizzato o polimeri.
Le particelle darebbero una falsa eco sui sistemi radar, rivelandosi una perfetta copertura per gli aerei su un campo di battaglia. Questo programma chiamato CHAFF è ancora utilizzato nei cieli statunitensi, senza alcuna vera spiegazione sul perché.
Ora, questo tipo di intervento nella nostra stratosfera è stato applicato alla geo-ingegneria, sotto forma di modificazioni climatiche. L'evento più pubblicizzato è stato quello delle Olimpiadi del 2008, quando i Cinesi usarono prodotti chimici per il controllo delle precipitazioni a Pechino. Questo sta accadendo in tutto il mondo, senza alcun riguardo per il rilascio di sostanze chimiche nell'ambiente.
In Germania, un meteorologo ha citato in giudizio i militari per le scie chimiche che egli ha ripetutamente registrato sul radar. "Le scie erano così grandi...", ha detto, "devono avere rovesciato tonnellate di particelle per creare nuvole così grandi, che apparivano istantaneamente sul radar". Tutte queste particelle cadono a terra e vengono assorbite nell'ambiente.
Negli Stati Uniti un testimone in Arkansas riportò il passaggio di aerei che rilasciavano scie nel cielo e raccolse in seguito un campione di particelle che fluttuavano in aria. Diede il campione ad un'agenzia di stampa che l'analizzò ed i risultati mostrarono livelli insolitamente elevati di bario.
Mark Ryan, direttore del Centro per il controllo delle malattie, ha spiegato che l'esposizione a breve termine al bario può portare a problemi allo stomaco, dolori al petto, mentre l'esposizione a lungo termine provoca problemi di pressione sanguigna e di indebolimento del sistema immunitario.
Il Council on Foreign Relation (C.F.R.) ha riferito, in una conferenza dal titolo Unilateral Geo-engineering, che, nonostante la grande incertezza ed i rischi significativi, come l'acidificazione degli oceani, la distruzione delle barriere coralline e le modifiche nella composizione di ecosistemi terrestri, la geo-ingegneria potrebbe essere necessaria per evitare o invertire alcuni drammatici cambiamenti nel sistema climatico.
L'aspetto di fondo è che la geo-ingegneria potrebbe non funzionare come previsto, comportando ingenti conseguenze impreviste sui sistemi climatici come pure per gli ecosistemi terrestri ed i cittadini cui non è stata data un'opportunità di scelta in merito alla questione.
Secondo il Neodarwinismo, la speciazione è un meccanismo evolutivo che in natura porta alla formazione di due o più specie a partire da una sola. L’origine di una nuova specie è determinata dall’azione combinata dell’isolamento e delle mutazioni casuali (sic) che si accumulano in popolazioni rimaste separate per lunghi periodi. Quando le variazioni accumulate impediscono la formazione di ibridi fertili tra i due gruppi, anche in seguito alla rimozione della barriera che le separava, si dice che sono originate due specie distinte. Come si può constatare, il neodarwinismo non spiega quasi nulla, poiché elude le domande fondamentali (Che cosa provoca le variazioni genetiche? Non è forse vero che le mutazioni sono quasi sempre involutive o neutre?) ed in quanto si trincera sempre dietro il caso.[1]
Correttamente Will Hart, nel breve saggio intitolato "Darwin in soffitta", osserva: “La selezione naturale (una delle espressioni magiche del neodarwinismo come “deriva genetica”, n.d.a.) non avrebbe mai imposto ad una gimosperma, per esempio, una felce, di mutare e di dotarsi di una nuova struttura che avrebbe richiesto gran parte dell’energia della pianta stessa, senza avere peraltro alcuno scopo. Ciò sarebbe, infatti, contrario alla stessa legge di selezione naturale, ovvero la sopravvivenza della specie meglio adattata. … Inoltre, perché nei reperti fossili si trovano numerosi esempi di gimnosperme e di angiosperme, senza che appaia mai una specie di transizione?” Hart nota anche: “La mutazione deve cominciare con una pianta che si dotò di fiori, ma non esistevano insetti o altri animali specificamente adattati ad impollinare i fiori, perché precedentemente non sbocciavano fiori”. Insomma, non se ne esce, a meno che non si introducano concetti nuovi.
Le mutazioni si distinguono in tre tipi: geniche, cromosomiche e genomiche.
Le prime coinvolgono un solo gene e ne esistono di due tipologie: quelle che non implicano un cambiamento nella quantità di D.N.A. che costituisce il gene, e quelle che provocano una variazione quantitativa.
Le mutazioni cromosomiche coinvolgono la struttura di un cromosoma, con o senza variazione quantitativa del materiale genetico.
Le ultime alterano la struttura del genoma, l’insieme delle sequenze nucleotidiche del D.N.A. Possono comportare l’aggiunta o la perdita di un cromosoma oppure la variazione dell’intero corredo cromosomico. La perdita di un intero cromosoma, definita monosemia, è generalmente letale. L’aggiunta di un intero cromosoma è condizione denominata trisomia: tra le più note trisomie nell’uomo si annovera quella del cromosoma 21 che determina la sindrome di Down.
Gli agenti in grado di indurre mutazioni sono i mutageni: possono essere fisici o chimici. Come si è visto, questi agenti causano quasi sempre mutazioni neutre o svantaggiose. Recentemente sono stati segnalati insetti mostruosi: si tratta di esemplari la cui descrizione affidiamo alle eloquenti immagini. E’ possibile che, poiché esistono milioni di specie di insetti, si tratti di specie fino a poco tempo fa ignote, ma si è tentati di pensare che siano la conseguenza o di esperimenti genetici o – ipotesi più plausibile – il risultato della contaminazione ambientale legata all’uranio ed altri elementi radioattivi.
Dunque, se intendiamo scartare l’ipotesi del disegno intelligente e la teoria dell’intervento esterno, guardata con interesse anche da alcuni biologi, dobbiamo supporre che un presumibile salto è correlato ad energie particolari e non ad agenti noti. Potrebbero essere energie - si pensi ai i campi di torsione - studiate e riscoperte solo da alcuni scienziati pionieristici, per lo più russi. Queste energie potrebbero essere irradiate dal centro della Galassia, come pensa qualcuno.
Le élites oscure che, senza dubbio non limitano le loro competenze alla “scienza” ufficiale di stampo ottocentesco e la cui tecnologia si fonda su acquisizioni inimmaginabili e nascoste all’opinione pubblica, sanno come agire per stornare gli eventi che potrebbero portare alla loro definitiva disfatta. Ecco perché le scie chimiche e tutto ciò che ruota attorno ad esse sono la chiave per comprendere molti fenomeni attuali e futuri e per gettare uno sguardo dietro le quinte.
Lo psicologo statunitense e studioso della scienza russa, David Wilcock, in una recente conferenza, intitolata "Enigma 2012", ha sfiorato diversi temi inerenti soprattutto alla geometria sacra ed alle scienze di frontiera. Di notevole interesse è stato il suo breve excursus sulle scoperte dello scienziato sovietico Kaznacheyev.
Questo ricercatore, che è stato Direttore dell'Istituto per la Medicina clinica e sperimentale di Novosibirsk, ha condotto per vent'anni inusuali esperimenti con coppie di colture cellulari. Questi esperimenti, vitali per comprendere la malattia e la guarigione, hanno provato che ogni degenerazione cellulare e patterns letali possono essere trasmessi per via elettromagnetica e che questi patterns possono essere indotti in cellule bersaglio con l'assorbimento di radiazioni.
Negli esperimenti, due contenitori sigillati ed identici sono collocati l'uno accanto all'altro, con una schermatura che separa i contenitori, ma con una giuntura ottica tra le due parti dell'apparato. Un tessuto viene scisso in due campioni identici e ciascun campione è collocato in ognuna delle due parti dell'apparato. Le cellule di un campione vengono quindi sottoposte ad un agente patogeno (un virus, un batterio, un veleno, radiazione nucleare, radiazione ultravioletta mortale etc.). Se la finestra ottica è costituita da vetro, le cellule sane dall'altra parte restano sane. Se, invece, la sottile finestra ottica è di quarzo, la malattia causata nel campione infetto si manifesta anche nel campione sano. Ciò accade in circa il 70-80 per cento dei casi.
Gli studi condotti da Kaznacheyev e da Gurvitsch hanno dimostrato che le cellule infette, quando muoiono, rilasciano fotoni nello spettro dell'infrarosso prossimo. Il vetro è opaco a questi fotoni e li assorbe, mentre passano attraverso il quarzo. Il più delle volte, la coltura sana che assorbe i fotoni letali rivela sintomi degenerativi e muore.
Gli esperimenti del biologo russo provano che le malattie cellulari ed i relativi patterns si trasmettono elettromagneticamente.
I risultati di tali ricerche potrebbero essere collegate alle proprietà piezoelettriche del quarzo? L'infame operazione "scie chimiche" mette in campo tutte le più disparate e spesso meno note risorse scientifiche per nuocere alle persone ed alla biosfera: quindi non si può escludere che i cristalli di quarzo, contenuti nelle chemtrails, siano volti a facilitare la trasmissione degli agenti patogeni, in primo luogo i virus. In questo periodo, si disquisisce, spesso a sproposito o con intenti di disinformazione circa il patogeno influenzale H1N1. Sarà opportuno quindi rammentare che cos'è veramente un virus, evidenziando la sua singolare natura, per così dire, poco naturale. Rimandiamo quindi alla lettura dell'articolo intitolato Virus di Alessio Feltri: è studio non recentissimo, ma sempre istruttivo.
ARCHI CHIMICI
Come ha raccontato Finley, il 16 giugno 2006, mentre guidava nella Statale 1 vicino a Victoria (British Columbia), "Mi fermai per vedere una piatta nuvola bianca, incredibilmente bianca, incredibilmente ampia. Era sconvolgente da vedere".
La luce solare riflessa da quella enorme nuvola innaturale attraverso la sua sfumata visiera solare "occultava" il sole, come ha detto lui, in strisce prismatiche: "tutto rosa, verde e viola". Una tale "birifrangenza", ha spiegato Finley, "non si verifica mai con il vapore acqueo, perché la separazione dei colori si ha solo in un sistema di rifrazione cristallino".
Tali interferenze prismatiche con lunghezze d'onda luminose avvengono solo con "materiale solido estremamente, estremamente fine", ha spiegato di nuovo Finley. Queste fini particelle sospese "generano campi di interferenza attorno ad ogni particella, cambiando il colore della luce".
Finley ha detto che si stava riferendo specificamente agli agenti chimici rilasciati artificialmente nel cielo da "aviocisterne" (rame, quarzo, alluminio, bario etc.).
Mentre il vapore acqueo che si solidifica in cristalli di ghiaccio ad elevate altitudini può predisporre dei "paraeli" (cerchi luminosi) attorno al Sole e un'occasionale aureola attorno alla luna, gli oleosi colori dell'arcobaleno visti molto più comunemente nelle scie dei jets e nelle nuvole artificiali sono firme chimiche, ha riferito.
Pubblichiamo una testimonianza raccolta dagli amici di Sciesardegna. E' di per sé la dimostrazione che oggi nei cieli incrociano un po' a tutte le quote ed in tutte le direzioni aerei della morte, a differenza di quanto avveniva anni fa, quando i passeggeri che non avevano paura di volare, ammiravano il paesaggio da un'inedita angolazione, sotto lo sguardo compiaciuto del personale di bordo. Allora nessuna assistente di volo intimava ai viaggiatori di chiudere le tendine e di non scattare fotografie. Oggi è proibito anche solo sbirciare dal finestrino dell'aeromobile. Le compagnie aeree, insieme con tutti gli altri artefici e complici dell'operazione "scie chimiche", avranno forse qualcosa da nascondere?
Prendi un qualsiasi giorno dell’anno… Durante un viaggio in aereo che potrebbe essere distensivo… Se osaste tenere gli occhi aperti, potreste vedere delle cose… ma delle cose strane, così strane che, secondo qualcuno, non esistono che nella vostra mente… Secondo altri NON dovreste proprio guardare. E perché mai, direte, non dovremmo? Ma tant’è… In tanti prima di noi hanno suggerito che la vita intera sia un sogno... o no?
Così i casi sono due: o ci siamo inventati tutto, pazzi visionari o scrittori di canovaccio di un romanzo di spionaggio che chiaramente finirà con rapimenti, sparizioni misteriose e trionfo inesorabile dell’eroe sui cattivi, oppure tutte queste cose sono vere, le abbiamo vissute e vedute… Certo, che siano vere non possiamo darvene le prove nette, ma possiamo assicurarvi che per noi la PAROLA ha un ancora Valore e le bugie sono di appannaggio (e di professione) di qualcun altro. In ogni caso chi legge sceglierà quale delle due pillole gli conviene...
Sì, Matrix non a caso, perché volare su un aereo di linea oggi è diventato la matrice di un sogno o di una storia pazza di spie e di spiati… Ed i cosiddetti corridoi aerei sono divenuti passaggi segreti (ma neanche tanto poi) di voli folli, di evoluzioni al limite del possibile, di vere, simulate o mancate collisioni... In cielo si può leggere in codice la storia intera della nostra pazza umanità.
Vi è capitato in questi ultimi anni di salire su un qualsiasi aereo di linea, italiano o straniero, high cost o low cost e vedervi intimato dagli assistenti volo, con molto gentilezza sia chiaro, ma con fermezza, di abbassare le tendine durante il sorvolo della nostra patria? A noi è capitato più volte...
- Perché, chiedemmo (con la macchina fotografica in mano… e già conoscendo la risposta), dobbiamo abbassare le tendine?
- Innanzitutto spenga la macchina fotografica.
- E perché mai se non siamo né in fase di atterraggio né di decollo?
- Sono disposizioni del comandante.
- Ah be’, questioni di sicurezza… Ma le sembra tanto sicuro quell’aereo che sta volando al nostro fianco a poche centinaia di metri?
- Ma guarda che faccia tosta! Sarò costretta ad avvisare il comandante…
Va be’, la legge è legge.
Sono diventato più pericoloso io che cerco di capire, di vedere, di salvarmi, se posso, più del pericolo stesso. Ma forse è sempre stato così, mi rassegno, abbassando la tendina e spegnendo la reflex ed entrando di diritto nel novero dei martiri dell’ingiustizia. Sai che consolazione…
Sono cose normali che capitano... ben tre volte quest’anno (2009) durante normali voli di linea sui cieli italiani... Ora, come nel miglior romanzo, bisognerebbe svelare che cosa abbiamo intravisto dietro quelle tendine. Perché i passeggeri, sempre ben disposti a guardare dall’alto il paesaggio, devono abbassare le tendine sul più bello? Rivelazioni non adatte all’umanità non ancora pronta? U.F.O.? Il ritorno del Messia? Magari... Più semplice e tutti conoscono la risposta ormai: AEREI.
Sì, normali (o quasi) aerei. Anzi, aerei probabilmente militari, senza insegne né livree sulla fusoliera bianca, che sfrecciano da tutte le parti e passano vicino al tuo aeromobile, evoluendo tranquilli in base al loro piano di volo (che forse non esiste) ed al loro – tutto da verificare – corridoio aereo. Prima del decollo, sul cielo dell’aeroporto di Olbia si vedeva ad occhio nudo una masnada di aerei che rilasciavano dense scie bianche.
Decollati e saliti di quota, scopriamo ciò che non si può vedere: gli aerei andavano e venivano senza posa, letteralmente costruendo una coltre biancastra al di sopra della terra e dei terrestri. Ma sì, lo fanno per noi, ci fanno abbassare le tendine perché non ci spaventiamo oppure affinché non vediamo o cominciamo a preoccuparci fino alla domanda fatidica: MA CHE COSA STANNO FACENDO?
Orbene, durante l’estate 2009 e precisamente dal 20 al 27 agosto, decidiamo di compiere un viaggio di piacere in Danimarca. Due giorni precisi di andata e ritorno, due voli precisi di andata e ritorno dall’Italia.
20/08/2009
L’aereo della compagnia low cost vola low, ops, scusate basso, abbastanza basso sul mare. Poche le nuvole; vicino al finestrino – ah che meraviglia! – possiamo ammirare il panorama sottostante. Ovvio, sottostante. Ecco Genova! Vedi là le Alpi. L’aereo, si sa, è veloce e sorvoliamo veloci i monti... Ma, qualcosa cambia nell’aria; incollo gli occhi al finestrino, preparo la reflex... Non siamo soli: intravediamo altri aerei, quattro o cinque. Due di essi volano davanti a noi, ma più in basso. Sembrano aerei di linea. Percorrono una rotta parallela alla nostra, non lasciano scie. Altri quattro percorrono una traiettoria perpendicolare a noi, volano molto vicini tra loro dalla nostra destra alla nostra sinistra (noi sempre in direzione Danimarca): due passano sotto, due sopra il nostro aereo. Tutti si dirigono verso uno stesso punto alla nostra sinistra. Che strano!!! Guarda. Gli aerei sopra di noi lasciano scie bianche, mentre quelli che passano sotto di noi, emettono scie inizialmente bianche che poi diventano fumo (condensa non è) nero. Il carburatore, accidenti!!! Te l’avevo detto di pulirlo! E abbiamo veduto chiaramente l’improvviso passaggio dalla scia bianca a quella nera! All’orizzonte si intravedono altri aerei lontani che incrociano parallelamente a noi. Con scia nera al seguito.
Ipnotizzato e dubbioso, stacco l’occhio dal finestrino. Il clima dentro l’aereo è tranquillo, questa volta nessuna tendina abbassata… Nessuno, tranne me ed il mio amico, si chiede se quegli aerei stiano facendo una cosa normale. Volare e trasportare.
Ritorno a guardare fuori: vedo una scia di fumo (condensa non è) nero, parallela alla traiettoria del nostro aereo, che si “apre” forse spinta dal vento e che diventa una specie di corridoio che non si interromperà per chilometri!
Ad un certo punto, proprio quando cominciamo a sorvolare la Danimarca, la presenza di aerei e scie si interrompe. Scie e nebbia totalmente assenti. Atterriamo. Da giù il cielo è limpido, ma nei giorni successivi vedremo scie d’aereo ovunque. Sono scie bianche che non svaniscono che coprono il cielo. Le ho viste uscire da aerei molto vicini al mio… MA CHE COSA FANNO?
27/08/2009
Al ritorno, l’aereo low cost vola anch’esso basso (ma perché non saliamo di quota? Prima gli aerei volavano più alti! Forse perché “low cost” determina anche la quota low?... ehm...). Eppure non si riesce a vedere distintamente il paesaggio. Durante tutto il volo verso l’Italia sarà presente una patina omogenea che galleggia tra noi e la terra, dunque ad una quota più bassa della nostra, che impedirà di distinguere nitidamente il paesaggio. Ancora scie... Le distinguo chiaramente, bianche, che si allargano e si sovrappongono spalmandosi su quella patina. Non ci sono tanti aerei intorno. Ma attenzione: mi giro verso il finestrino e, all’improvviso, alla mia destra vedo un aereo GRANDISSIMO in linea d’aria talmente vicino che stavo per urlare! L’aereo viene verso di noi, poi vira per compiere a gran velocità una traiettoria a dir poco pazzesca: da quella che, ad occhio nudo, sembra la nostra identica quota sale di scatto verso l’alto, poi vira verso la sua sinistra e comincia a salire ancora; infine gira, perde velocemente quota e scompare sotto di noi in pochi secondi. Il tutto lasciandosi dietro una grossa scia bianca.
Paura di volare...
Un tranquillo viaggio in aereo oggi può riservare segreti e sorprese. Non aprite gli occhi, però, non guardate dal finestrino, continuate a leggere il giornale che recita: “Cielo sereno, tranne che per qualche innocua velatura”... Innocue fino a che qualcuno di quegli aerei (ma che fanno?) non vi prenderà in pieno...
Testimonianza raccolta dal "Comitato Scie Sardegna" (http://www.sciesardegna.it/)
(http://scienzamarcia.altervista.org ) www.tankerenemy.com - In questo stesso blog puoi visitare un articolo di Pierpaolo Saba :( La guerra ambientale).
Molti si chiedono se la paurosa diminuzione del numero delle api sia un effetto collaterale dell'operazione "scie chimiche". In primo luogo, ricorderei che non sono solo questi utilissimi imenotteri sull'orlo ormai dell'estinzione, ma anche molti altri insetti (bombi, vespe, varie specie di lepidotteri etc.). Anche i pipistrelli sono sempre più rari.
Quindi si deve osservare che lo sterminio delle api non è tanto una conseguenza delle chemtrails quanto un obiettivo scientemente perseguito dagli avvelenatori: infatti eliminare questi insetti significa danneggiare in modo irreversibile le colture (la maggior parte) che si giovano dell'impollinazione entemofila. Così le famigerate multinazionali che producono sementi geneticamente modificate potranno imporre i loro prodotti, dopo che le api saranno sparite. Recentemente è stata brevettata una nuova semente che non abbisogna di impollinazione.
Certamente i profitti di queste società, che mirano a controllare l'agricoltura in tutto il pianeta, conosceranno un'impennata; inoltre, frutta, cereali, ortaggi transgenici favoriranno la diffusione di intolleranze alimentari nei consumatori, di patologie varie, tra cui pure il morbo di Morgellons che pare anche essere collegato all'agrobacterium, contenuto nel mais transgenico. Il fine ultimo è la manipolazione del D.N.A. umano, la sua degradazione.
Intanto dalla California giunge la notizia di una strage di cormorani: questi volatili precipitano sulle spiagge, sulle strade ed autostrade, causando panico e sconcerto tra gli abitanti dello stato. Non si conoscono i motivi di questa moria, ma potremmo ipotizzare che gli uccelli marini siano intossicati pure dai veleni sparsi con le scie chimiche e con le shiptrails, veleni che entrano nella catena alimentare. La fauna ittica, infatti, senza dubbio ha risentito delle irrorazioni, all’origine di questa e di altre falcidie.
Molti si chiedono se la paurosa diminuzione del numero delle api sia un effetto collaterale dell'operazione "scie chimiche". In primo luogo, ricorderei che non sono solo questi utilissimi imenotteri sull'orlo ormai dell'estinzione, ma anche molti altri insetti (bombi, vespe, varie specie di lepidotteri etc.). Anche i pipistrelli sono sempre più rari.
Quindi si deve osservare che lo sterminio delle api non è tanto una conseguenza delle chemtrails quanto un obiettivo scientemente perseguito dagli avvelenatori: infatti eliminare questi insetti significa danneggiare in modo irreversibile le colture (la maggior parte) che si giovano dell'impollinazione entemofila. Così le famigerate multinazionali che producono sementi geneticamente modificate potranno imporre i loro prodotti, dopo che le api saranno sparite. Recentemente è stata brevettata una nuova semente che non abbisogna di impollinazione.
Certamente i profitti di queste società, che mirano a controllare l'agricoltura in tutto il pianeta, conosceranno un'impennata; inoltre, frutta, cereali, ortaggi transgenici favoriranno la diffusione di intolleranze alimentari nei consumatori, di patologie varie, tra cui pure il morbo di Morgellons che pare anche essere collegato all'agrobacterium, contenuto nel mais transgenico. Il fine ultimo è la manipolazione del D.N.A. umano, la sua degradazione.
Intanto dalla California giunge la notizia di una strage di cormorani: questi volatili precipitano sulle spiagge, sulle strade ed autostrade, causando panico e sconcerto tra gli abitanti dello stato. Non si conoscono i motivi di questa moria, ma potremmo ipotizzare che gli uccelli marini siano intossicati pure dai veleni sparsi con le scie chimiche e con le shiptrails, veleni che entrano nella catena alimentare. La fauna ittica, infatti, senza dubbio ha risentito delle irrorazioni, all’origine di questa e di altre falcidie.
Da alcuni mesi ormai le pubblicità televisive sono dominate da spots che magnificano le virtù medicamentose di farmaci di ogni tipo. Ciò denota che disturbi più o meno gravi sono sempre più frequenti in una popolazione che è aggredita da onde elettromagnetiche, intossicata con inquinanti di ogni specie e contenuti nel cibo, nell'acqua, nell'aria, oltre che sottoposta spesso a ritmi di vita logoranti ed insalubri. In particolare, si può notare che, da alcuni giorni, va sovente in onda la reclame di un farmaco contro l'Herpes. Lettori, amici e conoscenti ci comunicano che i casi Herpes sono in aumento, come le patologie dovute al batterio Pseudomonas aeruginosa. Un mese fa circa, la Dottoressa Staninger ci forniva la seguente informazione:
"La *** è un'azienda italiana specializzata nella produzione di nanorobots. Questa società impiega nanotecnologie in correlazione ai vaccini. E' possibile una vaccinazione di massa attraverso mezzi aerei. Potrebbe trattarsi di test. E' possibile un incremento di casi di Herpes simplex con eruzioni cutanee. Ho trattato, in una settimana, tre pazienti con l'Herpes sul petto, laddove ho diagnosticato, in trent'anni, solo una persona con questa particolare forma di Herpes. Non tre in una settimana!
Questi pazienti avevano già manifestato i sintomi dell'Herpes in passato, così si potrebbe trattare di una ricaduta. In questo periodo l'irrorazione chimico-biologica è stata molto pesante a Los Angeles. Altre persone hanno mostrato delle verruche sulla pelle. Questi sono solo alcuni parametri per monitorare, all'interno della popolazione, le reazioni ed i profili epidemiologici nell'ambito della diffusione di agenti patogeni per mezzo degli aerei".
Non sembra una coincidenza l'incremento dei casi di Herpes concomitante con le pubblicità di farmaci ad hoc. Ingenti profitti per le società farmaceutiche saranno assicurati, mentre vengono compiuti esperimenti per indebolire le persone tramite virus, viron, funghi e batteri. Essere consapevoli dei rischi in cui si può incorrere è comunque utile: si eviterà l'abuso di farmaci e ci si orienterà verso un'alimentazione e verso rimedi il più possibile naturali, sebbene oggi l'idea stessa di "naturale" sia un concetto-limite.
L'articolo che abbiamo tradotto è stato elaborato da una ricercatrice sagace e lungimirante del fenomeno "scie chimiche", Carolyn Williams Palit. Basandosi soprattutto sugli studi di scienziati come Castle e la Staninger e su documenti in parte declassificati, la Palit giunge a conclusioni plausibili sul vero scopo delle chemtrails, ossia il controllo della popolazione mondiale, per mezzo della distribuzione un po' in tutto il globo di microsensori che funzionano alimentati dai raggi ultravioletti. Ciò ci permette di comprendere per quale motivo gli avvelenatori stiano completando la distruzione dell'ozonosfera e di capire che, in nessun modo, essi stanno tentando di creare uno schermo contro le radiazioni solari, come ventilato ingenuamente da qualche ricercatore. Sono comunque temi illustrati dalla Palit con chiarezza ed incisività in uno studio che, senza tema di apparire iperbolici, giudichiamo fondamentale e di vitale importanza.
Bisognerebbe acquisire familiarità con il documento “Weather As a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025”, un capitolo delle previsioni future. Le persone preoccupate circa le operazioni di aerosol in tutto il mondo nell’atmosfera e definite “scie chimiche”, spesso si riferiscono a questo testo come un’evidenza in grado di dimostrare che le forze armate statunitensi sono coinvolte nelle operazioni di irrorazione per il controllo del tempo.
Izakovic Rolando, Amy Worthington e Scott Gilbert hanno esplorato il problema nei particolari. Mentre è ovvio che il tempo è manipolato con queste operazioni, le applicazioni militari attuate sono considerate di minore rilievo. Il concetto che le scie chimiche servono a ridurre il riscaldamento globale sembra essere la solita vecchia storia di copertura.
Lydia Mancini ha indagato alcuni degli aspetti delle scie chimiche in relazione al controllo mentale, ma penso di aver trovato una delle tessere finali del mosaico: l’aeronautica militare statunitense ha studiato come diffondere sensori nanometrici tra la popolazione per mezzo del cibo, dell’acqua e dell’aria, di modo che questi sensori penetrino nell’organismo.
I ricercatori hanno raccolto prove che le scie chimiche contengono non solo germi, ma anche metalli, cellule di sangue, sedativi, sostanze cristalline, sali di bario ed un tipo di fibra di polietilene e silicio.
Recentemente la dottoressa Hildegarde Staninger, tossicologa ed il dottor Michael Castle, chimico e attivista, hanno unito le loro forze per determinare se le nanofibre che fuoriescono dalla pelle dei malati di Morgellons e le nanofibre delle scie chimiche sono correlate.
I pazienti affetti da Morgellons presentano nanofibre di colori differenti che fuoriscono da piaghe che non guariscono. Le fibre di ricaduta delle scie chimiche sono simili. Sono su di te e nella tua abitazione e si possono vedere con una luce fluorescente nera. La luce ultravioletta le fa brillare. Usa anche una lente di ingrandimento, per vederle.
I filamenti, campioni di tessuto prelevati dalle vittime del Morgellons e campioni delle fibre delle chemtrails, sono stati inviati nei migliori laboratori degli Stati Uniti: AMDL Inc., ACS, Inc., MIT e Lambda Solutions. Il dottor Castle e la dottoressa Staninger hanno chiesto a questi laboratori di identificare le fibre. La dottoressa Staninger ha inoltre determinato che i filamenti del Texas coincidono con quelli analizzati in Italia.
Le fibre delle scie chimiche sono una specie di filamenti pre-Morgellons. Le fibre del Morgellons sono più sviluppate, ma sono correlate ad un tipo di nanotecnologia.
Assistiamo ad un’invasione dei tessuti umani nella forma di nanotubi, nanofili, nonostrumenti, in grado di autoassemblarsi, autoreplicarsi insieme con sensori o antenne e capaci di trasportare frammenti di D.N.A. ed R.N.A. geneticamente modificati. Queste nanomacchine proliferano in un ambiente alcalino ed usano l’energia dell’organismo, i suoi minerali ed altri elementi non identificati come alimentazione.
Esiste un’evidenza che suggerisce che queste nanomacchine ospitano al loro interno delle batterie. Si ritiene anche che siano in grado di ricevere specifiche microonde, segnali EMF ed ELF. Alcuni malati di Morgellons riferiscono che queste nanomacchine hanno una sorta di intelligenza di gruppo.
E’ possibile che le fibre delle scie chimiche diventino nanoparticelle? La dottoressa Staninger pensa di sì. Le nanoarticelle possono passare attraverso le barriere del sangue nei polmoni, entrare in circolo e raggiungere il cervello o altri organi del corpo. Jim Giles afferma: “Le nanoparticelle, piccoli grumi che potrebbero essere usati per rendere i circuiti dei computers più veloci e per migliorare l’assorbimento dei farmaci, possono raggiungere il cervello dopo essere state inalate".
La Staninger ritiene che queste nanoparticelle siano in grado di assemblarsi dopo che hanno raggiunto il cervello o altri organi. Ella afferma che noi mangiamo questa nanotecnologia. È nel cibo, nelle piante e negli animali. Ricorda anche che le nanoparticelle replicano il D.N.A. dei germi con cui vengono in contatto. Ciò determina un aumento delle malattie. Un tipo di nanofilo è implicato nella creazione di pseudo-capelli e di pseudo-pelle. Queste proteine, in grado di replicarsi, creano anche forme chimeriche, simili ad insetti o a parassiti. Nascono pure dei bambini con queste nanomacchine nel loro organismo e ciò è la prova che questa tecnologia può oltrepassare le barriere protettive.
Il dottor Castle ha stabilito che almeno 20 milioni di Statunitensi hanno questi sensori, antenne fili e strumenti nel loro organismo. Il Morgellons si diffonde con una media di mille casi al giorno. La media è destinata a crescere nei prossimi anni. Le persone che non manifestano sintomi del Morgellons possono avere comunque una malattia non conclamata. Si ritiene che il sintomo principale sia l’espulsione di fibre dalla pelle. Se non si manifestano sintomi, vuol dire che il tuo organismo si sta abituando all’aggressione.
Clifford Carnicom è uno scienziato esperto in geodetica, matematica, informatica e fisica. Ha lavorato per quindici anni con varie agenzie: DOD, Forest Service and The Bureau of Land Management. Egli studia ciò che molti ritengono essere una conseguenza delle scie chimiche, ossia l’aumento dell’alcalinità dei suoli del pianeta. Documenta l’incremento di calcio, magnesio, bario e potassio nell’acqua piovana. E’ interessante che J. Walleczck del Lawrence Berkeley Laboratory ha stabilito, nel 1991, come gli ioni di calcio favoriscano il trasporto di elettricità nelle membrane cellulari a livello molecolare.
Carnicom documenta anche che gli alti livelli di sali nei suoli sono dovuti alle scie chimiche ed essi rendono la terra più elettroconduttiva. Queste sostanze sono facilmente ionizzate dalla luce ultravioletta e stanno causando un aumento degli ioni positivi nell’atmosfera. Questo non è salutare per gli esseri viventi. Egli ha rilevato le stesse anormalità nel sangue tra i pazienti di Morgellons.
La terra e tutti i suoi abitanti sono ora un ambiente favorevole per queste nanotecnologie che prediligono un ambiente alcalino, adatto per usare la bioelettricità e per sensori, antenne e strumenti in grado di autoreplicarsi ed autogenerarsi all’interno degli organismi viventi.
Ciò ci porta ad un altro documento dell’Aeronautica denominato: “Hit ‘Em Where It Hurts: Strategic Attack in 2025”. Questo testo merita un’indagine accurata, poiché descrive come impiantare nella popolazione “invisibili sensori biologici che sono più sottili di un capello umano”, diffondendo queste macchine nel cibo, nell’acqua e nell’aria ed usando agenti umani all’uopo.
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